Piede d'atleta Tinea Pedis

Piede d'atleta Tinea Pedis

PIEDE D’ATLETA TINEA PEDIS: UN DISTURBO NON SOLO DEGLI SPORTIVI

                                    

Il piede d’atleta è un’infezione fungina molto contagiosa, causata da dermatofiti (funghi che proliferano sulla pelle), del genere Tricophyton ed Epidermophyton, che a causa della sudorazione, attecchiscono soprattutto tra le dita dei piedi.

Quali sono le cause del contagio del piede d’atleta?

Le cause del contagio sono dovute a:

·       L’ umidità del piede causata da sudorazione o in seguito a frequentazione di ambienti caldo-umidi, come spiagge, spogliatoi, piscine, saune;

·       La scarsa ossigenazione del sangue nei piedi, poiché rallenta il rinnovamento dello strato superficiale della cute, rendendolo più fragile rispetto alle infezioni. In particolare, i soggetti obesi e diabetici devono fare molta attenzione nel contrarre le micosi, poiché i globuli bianchi, in questi casi, a causa della glicemia elevata non sono in grado di reagire alle infezioni, compromettendo lo stato di salute già critico;

·       L’utilizzo di scarpe da ginnastica con suole di gomma che impediscono la traspirazione, con ristagno del sudore.

Da cosa si riconosce il piede d’atleta?

Per valutare questa infezione basta un esame visivo obiettivo associato ad una valutazione dei fattori di rischio sopra citati.

La forma clinica più diffusa è la forma acuta ulcerativa, in cui la zona interessata risulta essere quella tra il 3° e il 4° dito del piede, da cui si estende alla regione laterale del dorso fino alla superficie plantare dell’arco.  Si possono osservare eritemi (arrossamenti) e screpolature, accompagnati da pelle pruriginosa e, se persiste o peggiora, anche da sensazione di bruciore tra le dita.

Queste lesioni delle dita dei piedi sono, di solito, macerate e hanno margini desquamati. Un’altra forma è quella cronica intertriginosa, caratterizzata da desquamazione, eritema ed erosione della cute interdigitale e subdigitale dei piedi, nella maggior parte dei casi riguarda le 3 dita laterali.

La forma vescico-bollosa provoca, invece, la comparsa di vescicole plantari che confluiscono in bolle, a volte può essere la fase acuta della tinea pedis interdigitale.

La tinea pedis ipercheratosica cronica produce una lesione caratteristica con desquamazione e ispessimento plantare, che spesso si estendono oltre la superficie plantare, in una distribuzione a mocassino. Una diagnosi puntuale permetterà di evitare una sovrainfezione, con conseguente formazione di vescicole bollose piene di pus.

Come può essere curato il piede d’atleta?

Se la diagnosi viene confermata, il piede d’atleta si cura con farmaci antimicotici, come creme a base di miconazolo, clotrimazolo, ketoconazolo, terbinafina, da applicare sulla parte della cute interessata o con farmaci da assumere per via orale.

Occorre ricordare che una volta iniziata la terapia, essa non va sospesa anche nel caso in cui il disturbo dovesse migliorare.

Infatti, se le infezioni cutanee non sono completamente guarite, possono ripresentarsi in modo più grave.

Per accertare la completa guarigione si dovrebbe riesaminare la pelle da parte dello specialista clinico.

I pazienti che non rispondono alla terapia antifungina possono essere affetti da una dermatosi plantare, causata da altro tipo di affezione.

Tra i vari tipi di cause si ricordano:

·       la macerazione dovuta a iperidrosi o uso di calzature non traspiranti;

·       la dermatite da contatto: dovuta ad allergia ai materiali delle scarpe;

·       la dermatite irritativa da contatto: dovuta a sostanze irritanti a contatto coi piedi;

·       la psoriasi: ipercheratosi associata ad infiammazione del derma.

 

                                              Dott.ssa Lucia Sileno

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