Le allergie: patologie solo stagionali?

Con l’arrivo della primavera, molte persone vedono riaffiorare sintomi legati alle allergie. Secondo la Rivista di Società Italiana di Medicina Generale dell’anno 2020, in Italia, l’incidenza delle malattie allergiche si attesta tra il 20% e il 30% della popolazione. Questo dato, negli ultimi anni, non si lega più alla stagionalità, poiché le stagioni, oggi, non sono più ben definite nella loro caratteristica climatica, come lo erano 20 anni fa.
Ecco perché la stagione delle allergie non è più solo la primavera
Secondo un articolo pubblicato a marzo 2023, sul Sole 24 Ore, la primavera non è più la stagione principale delle allergie, in quanto i sintomi iniziano a manifestarsi già durante l’autunno e l’inverno.
Questo fenomeno è dovuto all’innalzamento delle temperature che causano la fioritura anticipata di piante come betulla, graminacee e parietaria, determinando un aumento della concentrazione di allergeni nell’aria per un tempo più lungo rispetto al passato.
Questo fatto, secondo gli esperti, porterà, nei prossimi 5 anni, ad un aumento dei casi del 5%, per cui le allergie non saranno più considerate, da un punto di vista clinico, come malattie stagionali , ma croniche. La predisposizione alle allergie è genetica ed è trasmissibile, infatti, il 40% dei bambini nati da un genitore allergico può sviluppare la malattia sia in età infantile che in età adulta.
Alla predisposizione genetica, si aggiungono i fattori ambientali (l’inquinamento e il clima), che possono indebolire il sistema immunitario, peggiorando lo stato di infiammazione allergica.
Dai dati Istat 2021, risulta che il 10% dei prodotti da banco venduti in Italia è costituito da prodotti per alleviare i sintomi da allergia.
Per evitare il “fai da te” e la sottovalutazione dei sintomi, i medici consigliano di rivolgersi a centri specializzati, dove il paziente può essere seguito con un metodo diagnostico e terapeutico multidisciplinare.
Cosa sono le allergie?
Le allergie sono reazioni avverse scatenate dal sistema immunitario, nel momento in cui l’organismo viene in contatto con i cosiddetti “allergeni”, che possono essere sostanze presenti nell’ambiente o negli alimenti o anche in prodotti chimici o industriali.
Gli allergeni sono sostanze innocue, ritenute dannose dal nostro sistema immunitario, per questo le allergie sono anche definite come reazioni di ipersensibilità.
• Reazioni di ipersensibilità di tipo I (ipersensibilità immediata, si manifesta in pochi secondi o minuti): mediate da anticorpi IgE, che legandosi all’antigene (allergene), determina la liberazione di sostanze vasoattive, come l’istamina, che determina i sintomi delle allergie più comuni (rinite, asma allergica, disturbi gastroenterici);
• Reazioni di ipersensibilità di tipo II: mediate da anticorpi di tipo IgG, per cui questi si legano a recettori presenti sulla di tessuti o cellule, che sono quindi riconosciuti come “estranei”.
Le IgG inducono reazioni che vanno a distruggere le cellule e i tessuti. Un esempio di tale tipo di reazione è una reazione di rigetto in seguito a trasfusione o reazioni di allergie ai farmaci (anemia emolitica causata dalla penicillina);
• Reazioni di ipersensibilità di tipo III: le IgG formano immunocomplessi che si depositano nei vasi e nei tessuti, causando risposte infiammatorie locali, un esempio è l’alveolite allergica del contadino, causata da alcuni funghi della paglia. A differenza delle reazioni di tipo I, nelle reazioni di tipo II e III, passano alcune ore prima della comparsa dei sintomi;
• Reazioni di ipersensibilità di tipo IV: mediate dai linfociti T, che causano danni ai tessuti, provocando una reazione di tipo allergica, per cui i sintomi compaiono dopo diversi giorni. Un esempio di tali reazioni sono le dermatiti da contatto, un esempio è l’allergia da nichel o da piante come l’edera.
Le allergie sono diverse a seconda del tipo di allergene e degli organi coinvolti:
• Allergie respiratorie, causate da allergeni inalati quali pollini, acari, muffe, che possono causare rinite e asma allergica;
• Allergie alimentari, causate da latte, uova, arachidi, frutta a guscio, pesce, crostacei; i sintomi possono variare da disturbi gastroenterici e/o respiratori a manifestazioni cutanee;
• Allergie da imenotteri, causate da punture di api, vespe e calabroni, possono causare edemi, pomfi, eritemi, fino a reazioni generalizzate più gravi;
• Allergie da contatto, causate da metalli come nichel e cobalto, lattice, cosmetici, tinture per capelli, possono causare dermatiti allergiche con manifestazioni cutanee;
• Reazioni allergiche sistemiche, vari altri tipi di allergeni, come farmaci o sostanze chimiche, che possono causare shock anafilattico, ovvero una reazione allergica grave e pericolosa per la vita.
Occorre ricordare che a seconda del tipo di allergene e della risposta immunitaria, la reazione allergica può durare da 30-60 minuti, fino a 48-72 ore, inoltre, la reazione allergica, a differenza dell’Intolleranza alimentare (dose-dipendente), non è dose-dipendente, per cui basta anche una piccola quantità di allergene a scatenarla.
Come distinguere il raffreddore dall’allergia?
I sintomi di raffreddore e allergia sono, spesso, molto simili, per cui potrebbe essere facile confonderli. Per questo è importante ricordare che la reazione allergica viene scatenata quasi istantaneamente con l’esposizione ad un allergene e puo’ persistere nel tempo (settimane o mesi), mentre il raffreddore, di origine virale(rinovirus) ha alcuni giorni di incubazione e tende a risolversi di una settimana. Inoltre, col raffreddore, si presentano febbre e mal di gola, che nelle allergie sono assenti. Nelle allergie, sono presenti sintomi come rinite, lacrimazione, occhi arrossati, prurito agli occhi, al naso, alla gola, oltre che della pelle; nei casi più gravi, si assiste anche a difficoltà respiratorie come l’asma allergica.
Quali sono i test per la diagnosi delle allergie?
L’esame di base per uno screening generale delle allergie è il prick test, un esame che si effettua sulla superficie dell’avambraccio, su cui vengono poste gocce di una serie di allergeni, se in corrispondenza appare irritazione con un piccolo pomfo, si ha l’evidenza dell’allergia all’allergene corrispondente. Un esame completo e più preciso dal punto di vista diagnostico è l’Alex test, un test che analizza circa 300 allergeni, sia inalanti, sia alimenti, con un unico prelievo di sangue. L’Alex test permette una diagnosi personalizzata, poiché è in grado di definire il grado di sensibilità per ciascun allergene, ovvero, se con l’esposizione si rischia uno shock anafilattico o dei sintomi più lievi. Nel caso di alimenti, l’Alex permette di capire se le proteine allergiche sono termosensibili, quindi se si possono assumere prima della cottura oppure no.
Le terapie adatte per le allergie:
Il trattamento delle allergie si basa, prima di tutto, sull’educazione del paziente nel ridurre il contatto con l’allergene e controllare l’ambiente circostante, oltre che la farmacoterapia e l’immunoterapia.
I farmaci utilizzati sono utili per controllare e mitigare i sintomi delle allergie:
• Antistaminici antiH-1 (bloccano il recettore H-1, spegnendo i sintomi dell’infiammazione allergica);
• Cortisonici glucocorticoidi (somministrati sia per via inalatoria che sistemica);
• Broncodilatatori (beta-adrenergici, utilizzati nell’asma per la loro azione bronco-dilatatrice, distinti per durata d’azione breve o lunga);
• Anticolinergici (utilizzati nell’asma in forma di aerosol per effetto broncodilatatore);
• Adrenalina (somministrata in caso di shock anafilattico per il suo effetto vasopressorio, cardiostimolante e broncodilatatore);
• Omalizimab (anticorpo monoclonale anti-IgE, utilizzato nella terapia dell’asma severo e dell’orticaria cronica).
L’immunoterapia specifica (comunemente detta “vaccino antiallergico”) prevede una desensibilizzante nei pazienti con allergie respiratorie (pollini, acari e muffe) e allergie imenotteri, per alleviare i sintomi in caso di esposizione all’allergene.
Tale terapia prevede la somministrazione di quantità piccole e progressivamente crescenti di tale allergene. Le vie di somministrazione sono la sublinguale e la sottocutanea.
La terapia va fatta per un minimo di 3 anni ed un massimo di 5.
Quali rimedi possono assumere i soggetti allergici ai farmaci?
Esistono rimedi naturali che possono essere assunti da soggetti che sono allergici anche ai farmaci. Degno di nota è il Ribes nigrum (gemme), come macerato glicerico, ha un’azione cortison-simile, per cui viene utilizzato come antiallergico e antinfiammatorio. Si possono assumere 50 gocce, in acqua, al mattino, al risveglio, e 50 gocce nel primo, pomeriggio, lontano dai pasti, poiché, è stato dimostrato che in tale orario ha un’azione modulante (di regolazione) sul cortisolo, un ormone prodotto dall’organismo, che ha proprietà antinfiammatorie e antiallergiche. Il Ribes nigrum è controindicato in gravidanza e allattamento o se si assumono farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici. Inoltre, poiché aumenta la pressione, l’uso va valutato attentamente col medico in pazienti ipertesi e in soggetti con elevato rischio cardiovascolare (diabetici e nefropatici). In questi casi si rimanda all’uso di rimedi omeopatici (con le opportune diluizioni), che sono diversi a seconda dei sintomi da alleviare. Ad esempio, l’Euphrasia è utile per la congiuntivite allergica, l’Allium cepa è usato per la rinite allergica, l’Histaminum è utile per trattare tutti i sintomi delle reazioni allergiche.
dottoressa Lucia Sileno
farmacista
Gentile Dr.ssa Sileno, ho letto con attenzione l'articolo da lei prodotto. Complimenti per la chiarezza delle informazioni, per la linearità e scorrevolezza nella lettura considerata la "cifra" scientifica dell'argomento. Un argomento di estrema attualità anche e soprattutto per le modifiche del clima e per l'inquinamento atmosferico imperante (alle quali faceva ampio riferimento). Trovo che il Ruolo del Farmacista sia stato, sia e sarà sempre più importante nel fungere da Partner fondamentale per il Sistema Salute. Le rinnovo i complimenti e la saluto cordialmente Roberto Vacca
Buongiorno dott.ssa Lucia, leggere questo articolo è stato molto interessante e allo stesso tempo completo e comprensivo anche da una persona come me ignorante dei suddetti termini. Un analisi che coglie appieno i punti nodali di questo periodo storico. Grazie per i suoi articoli sempre più ricchi di bella energia.